Zelensky accusa la Russia di violare la tregua pasquale, mettendo in dubbio la sincerità del cessate il fuoco annunciato da Putin.
In occasione della Pasqua ortodossa, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una tregua temporanea, presentata come gesto di distensione e umanità. Il cessate il fuoco doveva entrare in vigore nella serata del 19 aprile, portando una pausa temporanea in un conflitto che da mesi insanguina il fronte orientale dell’Ucraina. Tuttavia, dalle prime ore dopo l’annuncio, si sono moltiplicate le segnalazioni di continue ostilità sul campo.

Un cessate il fuoco solo apparente
Secondo fonti ucraine, l’impegno russo per il cessate il fuoco sarebbe rimasto solo sulla carta. Il comandante in capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, ha segnalato nella mattina del 20 aprile un’intensa attività militare. Le parole del presidente ucraino confermano uno scenario ben diverso da quello previsto dal comunicato russo.
Il fronte ucraino sotto attacco
Volodymyr Zelensky ha tracciato un bilancio durissimo: “Le unità russe hanno effettuato 59 bombardamenti e 5 attacchi d’assalto in varie direzioni della linea del fronte”, ha dichiarato riferendosi al rapporto ricevuto da Syrsky. Nella sua comunicazione mattutina, ha aggiunto: “Fino al mattino bombardamenti e attacchi russi in varie direzioni”, evidenziando la mancata adesione russa alla tregua.
A rincarare la dose, il presidente ha proseguito: “Possiamo dire che l’esercito russo sta cercando di creare un’impressione generale di cessate il fuoco, ma in alcuni luoghi non abbandona i singoli tentativi di avanzare e infliggere perdite all’Ucraina.”
Secondo i dati diffusi, “tra le 18:00 di ieri e le 00:00 di oggi, si sono verificati 387 bombardamenti e 19 attacchi da parte dell’esercito russo. I russi hanno utilizzato i droni 290 volte.”
L’attacco più grave, tuttavia, è avvenuto a sud: “Si è saputo della morte di un uomo nato nel 1967, colpito ieri da un attacco nemico congiunto a Stanislav”, ha riferito Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson.